ASPETTI STORICI ED EPISTEMOLOGI DELLA LINGUA E DELLA LETTERATURA ITALIANA
Facoltà di Lettere e Filosofia-Università degli Studi di Palermo- Scuola di Specializzazione per l’insegnamento dell’italiano negli istituti di istruzione secondaria
Il corso, in ottemperanza ai dettami postulati dalla concezione epistemologica contemporanea, deve porsi l’obiettivo di motivare i sigg. corsisti alla riflessione sul carattere problematico della conoscenza teorizzato da Propper, sul cognitivismo psicologico di Piaget, delle concezioni di Feyerabend, che ripudia il concetto dell’epistemologia fondato sul criterio della verificabilità ed applica i principi della fenomenologia al mondo dell’arte e della letteratura.
I presupposti teorici della concezione epistemologica attuale saranno fondanti per i sigg. corsisti al fine di puntualizzare
- L’abbandono del vecchio paradigma
- L’accettazione di un sistema nello studio della letteratura nuovo e che obbliga a guardare il mondo in maniera diversa e quindi gli aspetti epistemologici e storici della letteratura, che è espressione compiuta della memoria dell’uomo nel tempo e della sua conoscenza in tutte le variabili del suo essere.
Per quanto riguarda il rapporto letteratura e storia, letteratura ed epistemologia si focalizzeranno le teorie di Kuhn, secondo il quale non esiste distinzione fra speculazioni metafisiche e teorie scientifiche perché entrambe costituiscono l’insieme delle credenze che caratterizzano un’epoca.
Pregresse le competenze di questi principi fondamentali, nella dinamica del corso si tenderà a far comprendere il carattere di universalità dei contenuti, che sostanziano l’opera letteraria anche nel suo divenire storico, senza dimenticare la lezione di Heidegger, che nella lettura di un testo tende ad individuare le stesse condizioni che rendono possibile il conoscere in tutti gli ambiti non escluso certamente quello storico-letterario.
La problematica epistemologica, allora, s’imparenterà con l’ermeneutica in una circolarità di interpretazioni dello studio della letteratura italiana e si proporrà nella molteplicità dei modi possibili della conoscenza riferibili all’universo culturale dei sigg. corsisti, che dovranno essere sempre i protagonisti del percorso da effettuare.
Un altro aspetto che dovrà essere privilegiato è quello del linguaggio. Opportunamente, infatti, la traccia propone l’inscindibilità della lingua e della letteratura italiana riferiti agli aspetti storici ed epistemologici.
Nell’ottica epistemologica ritengo che il linguaggio letterario debba essere inteso come reale evento dell’Essere e dovrà essere interpretato come “totalità della vita spirituale dell’autore”.
Non si dovrà negligere, però, nell’itinerario didattico l’importanza che assume la memoria connotandosi come “storia interna” al discorso letterario e come “storia dell’uomo in generale”
Gli aspetti storici della letteratura non saranno esaminati staticamente o cronologicamente e/o attraverso costanti, ma si cercherà attraverso un attento esame filologico di trovare strade possibili per disegnare una mappa, che non deve essere chiusa e definita, ma che crea sempre un’esplorazione, di cui il lettore o lo studioso di letteratura deve essere protagonista.
Nel suo profondo significato epistemologico, infatti, la filologia correlata all’epistemologia, come opina il Curtius, non deve essere solo observatio, ma anche inspectio presupponendo la cognitio e l’extimatio del testo e/o del fenomeno letterario.
Un’accurata educazione allo studio degli aspetti epistemologici e storici della lingua e della letteratura italiana deve indurre i sigg. corsisti a meditare che la critica letteraria non può delimitarsi dentro uno spazio particolare, ma che ha bisogno di orizzonti più lunghi rispondendo a quelle forme di dinamicità e di dialetticità proposti dai teorici post-positivisti della filosofia epistemologica.
Gli aspetti storici della letteratura italiana in senso meramente epistemologico, nell’accezione moderna, non dovranno essere intesi dai sigg. corsisti come un momento di meditazione tra vita nuova ed antica dall’ansia del presente, ritrovando “là” qualcosa del “qui”, ma piuttosto attraverso quel “là” dare un senso nuovo al “qui”.
L’epistemologia, pertanto, nella prospettiva ermeneutica, dovrà essere considerata dai sigg. corsisti, per dirla con Curtius, quale “una morfologia della tradizione letteraria con una sconfinata molteplicità di strumenti informativi mutuabili oggi nell’universo della complessità della conoscenza.”
La concezione epistemologica nello studio della lingua e della letteratura italiana potrà in tal modo avere significative implicanze nell’ambito didattico in quanto introdurrà ed educherà alla compresenza di verità differenti nelle pluralità libere della conoscenza, che si mutua in “coscientia”.
Salvatore Coico.